Forze dell’Ordine e Arti Marziali – Il miglior rapporto? – Parte 1

Questa e’ la PARTE 1 della serie di articoli intitolati “Forze Dell’Ordine e Arti Marziali – Il Miglior Rapporto?”. Aggiornerò l’articolo con una nuova sezione ogni lunedì.

Ci sono alcune questioni rilevanti da affrontare per gli ufficiali delle Forze dell’Ordine, gli amministratori e gli

Shihan Pascetta sta ricevendo l'Onorificenza come migliore Poliziotto dal'Accademia della Polizia di Stato del New Jersey - Sea Girt, NJ 1975

addestratori di oggi riguardo all’allenamento delle Tattiche Difensive:

C’è una “naturale” corrispondenza tra le Forze dell’Ordine (FO) e le Arti Marziali (AM)?
Qual’è lo stile “migliore” di Arte Marziale da imparare per le Forze dell’Ordine?
Le nostre forze di polizia hanno il “Meglio del Meglio” per quanto riguarda le Tattiche Difensive (TD) per la loro formazione personale?
Quali sono le reali e concrete aspettative per migliorare l’attuale addestramento delle FO/TD ?

Forze dell’Ordine Moderne

Lo scopo e la giustificazione per l’esistenza delle Forze dell’Ordine in origine, è stato il bisogno di mantenere l’ordine nella società basandosi su leggi che proteggono i cittadini dalle minacce criminali interne. Ai tempi d’oggi questo includere anche gli attacchi terroristici alla società sia dall’interno che dall’esterno. L’uso corretto della forza, nei casi giustificati dalla legge, deve andare di pari passo con le competenze e gli strumenti necessari per farla effettivamente rispettare,compreso l’uso della forza fisica, se necessario.

Alcuni problemi che le Forze dell’Ordine affrontano ai giorni nostri non sono molto cambiati nel corso dei secoli, tuttavia, per altri versi i cambiamenti sociali e le regole di ogni singola società, hanno creato la necessità di modificare il modo in cui molte di queste competenze vengono applicate.

Negli ultimi 50 anni negli Stati Uniti c’è stato un notevole e differente mutamento di valori e norme sociali che ha avuto un effetto significativo sul modo di vedere le Forze dell’Ordine. Questo di conseguenza ha creato la necessità di un cambiamento nei metodi di addestramento e di mentalità per quanto riguarda la formazione che le Forze dell’Ordine devono ricevere.

Di conseguenza vi sono molti fattori che devono essere affrontati nel considerare quale è, o potrebbe essere, l’alternativa migliore per la formazione fisica degli appartenenti all’Arma. In primo luogo si devono considerare i normali fattori logistici, ricordando che non tutte le Forze dell’Ordine si trovano in situazioni o scenari identici.

Al fine di stabilire le ” pratiche migliori”, alla base dell’addestramento vi è la necessità di dare la priorità e mantenere l’attenzione alla formazione dell’uso dei mezzi nei contesti più urgenti e comuni. Al di là della base poi, ci deve essere un ulteriormente specializzazione. Di più non è sempre meglio. Tuttavia, dopo aver acquisito le più elementari e comuni tattiche difensive che ogni agente dovrebbe avere, da lì in poi, più sarà grande la varietà di addestramento e di esperienza alla quale viene esposto, più è probabile che l’ufficiale diventi sicuro, consapevole e preparato per le altre contingenze.

Sia moralmente sia per legge, i nostri leader politici hanno l’obbligo di fornire un’adeguato addestramento che crei, sviluppi e mantenga i mezzi necessari al nostro personale delle FO di svolgere i compiti e gli obblighi dei loro uffici. Qualcosa di meno di questo provoca legittimamente un “fallimento educativo” e mancanza di responsabilità.

“Le basi”

La sfida più difficile per le FO (Forze dell’Ordine) è di dare ii migliori fondamenti di “base” delle arti marziali a ciascun ufficiale in un modo possibilmente più efficiente e significativo in un lasso di tempo limitato. Nell’immaginario pubblico si crede che ogni ufficiale abbia la competenza e la capacità di “vincere” in ogni incontro, contro qualsiasi avversario. Quanto irrealistico è ovviamente tutto ciò, molti cittadini si aspettano che i nostri ufficiali abbiano la capacità di un “quasi-Superman”.

Quando ci deve protegge contro il “ragazzo cattivo” ci aspettiamo che l’ufficiale FO sia onnipotente e invincibile. Quando deve applicare la legge su di noi, direttamente, ci aspettiamo che usi più autocontrollo, sia fisicamente che verbalmente. Si tratta chiaramente di un doppio standard, non realistico, ma non così raro. Pertanto, non sorprende che l’ufficiale delle FO possa trovarsi in uno scenario “no vincente”, in un certo momento della sua carriera, nei rapporti con il pubblico.

In realtà, la priorità nella preparazione fisica, deve essere data nell’addestrare l’ufficiale a proteggere se stesso prima che a proteggere gli altri. Un dato interessante è che, insieme con i benefici dei cambiamenti della società a una “pari opportunità” di occupazione, la taglia e la forza di un funzionario medio delle FO però è diminuita sensibilmente negli ultimi decenni. E’ una sfida per un ufficiale delle FO, sia maschile che femminile di taglia piccola o media, possedere le capacità fisiche e/o il potere di sottomettere un soggetto molto più grande o aggressivo di loro. Quello che è ancora più irrealistico è di aspettarsi che il tirocinante sviluppi queste competenze nell’ambito di una formazione di base, assegnata dall’Accademia di Polizia, limitata al massimo nei tempi.

Ciò che rende questa sfida ancora più grande è il fatto che raramente si pone l’accento sulla “addestramento di mantenimento” per le FO, dopo l’iniziale “Addestramento di base” dato dall’accademia. In effetti, la maggior parte degli ufficiali riceve poco o nessun aggiornamento nelle formazione delle TD durante il servizio dopo l’abilitazione dell’Accademia di Polizia. Al contrario, l’abilitazione e riabilitazione per l’uso delle armi da sparo, è usualmente richiesta due volte all’anno. Questo è incredibile dato che le statistiche dicono che, l’uso che un funzionario delle FO fa della sua arma, è notevolmente inferiore a quanto spesso egli deve fisicamente scortare,tenere sotto controllo, o difendersi da un soggetto durante l’esercizio delle sue funzioni professionali.

Purtroppo, il messaggio sembra essere chiaro. Il potere che controlla le FO e prende queste decisioni o è gravemente disinformato o pare più interessato alla responsabilità della sicurezza pubblica, mentre la sicurezza dell’ufficiale a rischio, viene messa all’ultimo posto. Inoltre, sembra che molti reparti siano propensi a spendere di più il loro budget in adesivi e decalcomanie per i loro veicoli che per l’aggiornamento delle tattiche difensive ai loro responsabili.

Sono impressionato e ha il massimo rispetto per quegli ufficiali che investono il loro personale tempo, sforzi, sudore, e soldi nell’allenamento per l’incremento delle loro abilità nelle TD. Purtroppo non tutti i funzionari che hanno questo interesse, hanno le risorse e/o tempo di ampliare le loro conoscenze e competenze per conto proprio. E, certamente, c’è una piccola percentuale di questi , che non sono interessati e mancano di motivazione, anche se questa formazione fosse data a loro gratis.

“…. E QUESTO E’ IL MIO MODO DI VEDERE!” ®

Copyright 2010, RVPascetta, tutti i diritti riservati.

(Segue la Parte 2)

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